La ricostruzione post sisma del costruito residenziale dei centri storici: tipologie e costi di intervento per aggregato strutturale
Ultima modifica: 2022-08-13
Sommario
A 13 anni dal sisma che ha colpito la regione Abruzzo nel 2009, il processo di ricostruzione dei centri storici, disciplinato da una specifica normativa e gestito, a partire dal 2012, da Uffici Speciali appositamente istituiti, volge al termine. I contributi pubblici per la ricostruzione degli edifici residenziali dei centri storici sono stati determinati facendo ricorso a due modelli parametrici, utilizzati rispettivamente per gli edifici dei centri storici della città di L’Aquila e per quelli dei centri storici dei Comuni del Cratere. Tali modelli presentano molti punti in comune, ma anche alcune differenze sostanziali, che riflettono le caratteristiche costruttive dell’edificato oggetto di intervento.
L’articolo presenta una disamina dei costi di intervento sugli edifici in aggregato, con particolare riferimento, in primo luogo, alla quota massima di contributo determinata tramite le procedure parametriche in funzione delle caratteristiche del danno rilevato sugli edifici costituenti gli aggregati e, in secondo luogo, alle voci di costo specificatamente connesse alla natura del costruito nel centro storico (conservazione, valorizzazione e recupero degli elementi definiti di pregio storico-architettonico). Al fine di valutare l’incidenza della natura del costruito sui costi di intervento, si analizzano, inoltre, in maniera comparata i costi d’intervento sugli edifici in aggregato nei centri storici e quelli relativi agli edifici isolati in muratura ubicati al di fuori dei centri storici.
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