Piano nazionale italiano per la prevenzione del rischio simico: analisi dei costi per la calibrazione delle politiche di riduzione del rischio
Ultima modifica: 2022-11-17
Sommario
Il piano nazionale per la prevenzione del rischio simico (PNPS), introdotto a seguito del terremoto di L’Aquila del 2009, ha avviato, tra le diverse linee di azione, un processo virtuoso per la riqualificazione sismica del patrimonio edilizio pubblico, consentendo ad oggi il finanziamento di circa 1100 interventi su edifici pubblici di interesse strategico e rilevante. Di questi, ad aprile 2022 ne risulta conclusa una percentuale pari a circa il 50%. Su tale campione è stato possibile condurre alcune prime analisi statistiche.
Tali analisi, richiamate nella prima parte dell’articolo, descrivono il campione dal punto di vista delle caratteristiche tipologiche degli edifici, nonché dei relativi indici di rischio prima e dopo l’intervento, per poi concentrarsi sui costi di intervento per ridurne la vulnerabilità e incrementarne la sicurezza sismica. I costi sono analizzati sia in rapporto ai volumi che alla variazione degli indici di sicurezza prima e dopo l’intervento (costi marginali unitari).
Nella seconda parte dell’articolo, l'introduzione del costo marginale e le equazioni derivate dalle elaborazioni dati statistici del PNPS consentono di delineare una metodologia per decidere tra diverse strategie di mitigazione del rischio in funzione del budget e del livello di sicurezza post-intervento che si vuole conseguire di un dato campione di edifici.
Le analisi effettuate sui costi di intervento e sugli indici di sicurezza sismica consentono di fare alcune considerazioni preliminari su costi e benefici, e dunque sull'efficacia del piano, e forniscono utili suggerimenti per favorire future strategie di riduzione del rischio.
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