Una delle problematiche ricorrenti in edifici esistenti in c.a. è l'assenza di attenzione verso elementi strutturali a cui è attribuito un ruolo secondario e che invece possono influenzare sensibilmente le caratteristiche dinamiche dell'intera struttura, oltre che evidenziare modalità di crisi altrimenti assenti. Un esempio è il vano scala, in particolar modo la tipologia "gradini portanti a mensola su trave a ginocchio", maggiormente presente nelle opere in c.a. realizzate dagli anni '50 fino alla fine degli anni '90 e tutt'ora in uso. Tale tipologia da un lato influenza le caratteristiche dinamiche di un edificio grazie alla rigidezza laterale del corpo scala attribuibile sia alla rigidezza assiale delle travi a ginocchio che alla maggiore rigidezza traslazionale dei pilastri tozzi, dall'altro può portare alla formazione di meccanismi di crisi fragile a taglio dei pilastri tozzi e/o di meccanisimi duttili delle travi a ginocchio, caratterizzate da una consistente interazione con lo sforzo assiale. Un modo per eliminare codesta vulnerabilità locale è quello di interporre, nella maglia di telaio contenente i pilastri tozzi, una tamponatura strutturale; allo scopo l'E.N.E.A. ha condotto prove dinamiche in sito su un edificio per civile abitazione in c.a. prima e dopo la realizzazione delle tamponature, predisponendo opportuni sensori in grado di registrare le accelerazioni prodotte da due differenti tipi di sollecitazione: rumore ambientale ed impulso forzato rappresentato dallo scarico violento e improvviso di fasci di barre di armatura nei pressi dell’edificio. I risultati sperimentali sono stati confrontati con quelli ottenuti mediante analisi numerica condotta su modelli FEM opportunamente tarati, di modo da comprendere ed analizzare l'efficacia dell'intervento proposto in termini di rigidezza, duttilità, resistenza e dissipazione energetica, ma anche determinare eventuali effetti negativi e limiti di applicabilità.