ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI MEDIANTE ISOLAMENTO SISMICO
Ultima modifica: 2013-06-03
Sommario
L’uso dell’isolamento sismico in Italia è in continua crescita dal 2003, anno in cui le normative tecniche introdussero per la prima volta un capitolo specifico sull’isolamento sismico, e ancor di più dal 2009, dopo il tragico evento sismico che il 6 Aprile 2009 interessò L’Aquila. Fino ad allora la maggior parte delle applicazioni di isolamento sismico riguardavano edifici di importanza strategica (scuole, ospedali, caserme, etc.), negli ultimi anni invece la tecnologia si è estesa anche agli edifici privati. Inoltre recentemente l’isolamento sismico è sempre più spesso utilizzato come tecnica di adeguamento/miglioramento sismico di edifici esistenti, soprattutto con struttura intelaiata in c.a..
La maggior parte della casistica di edifici adeguati con isolamento sismico riguarda gli interventi effettuati nell’ambito della ricostruzione dell’Aquila a seguito del sisma del 2009. In particolare, su edifici dichiarati inagibili, dove gran parte dei danni avevano interessato gli elementi non strutturali e spesso erano limitati ai primi piani. L’uso dell’isolamento sismico come tecnica di adeguamento/miglioramento ha consentito di raggiungere i livelli di sicurezza richiesti dalle normative emanate per la ricostruzione de L’Aquila, diminuendo notevolmente, rispetto a tecniche tradizionali, gli interventi di rinforzo sulla sovrastruttura e conseguentemente i costi ad essi associati.
Negli interventi di adeguamento sismico di edifici esistenti, è spesso preferito l’utilizzo di isolatori a scorrimento a superficie curva (o isolatori a pendolo). La ragione principale di questa scelta è legata alla capacità di tali isolatori, rispetto a quelli elastomerici, di consentire il raggiungimento di elevati valori del periodo di isolamento anche in strutture relativamente leggere, come ad esempio edifici a pochi piani. Con questi dispositivi infatti il periodo fondamentale non dipende dalla massa supportata ma principalmente dal raggio di curvatura dei dispositivi stessi. Di conseguenza si riescono a ridurre notevolmente le accelerazioni trasmesse alla sovrastruttura e quindi gli interventi di rinforzo richiesti agli elementi strutturali.
Inoltre l’utilizzo degli isolatori a scorrimento a superficie curva rende più semplice, rispetto agli isolatori elastomerici, la correzione degli effetti torsionali, mediante la riduzione dell’eccentricità tra centro delle masse della struttura e centro delle rigidezze degli isolatori; tale aspetto risulta di fondamentale importanza per gli edifici esistenti in c.a., spesso fortemente irregolari in pianta.
Qualora si utilizzino sistemi di isolamento basati su isolatori elastomerici (isolatori in gomma ad alto smorzamento o isolatori con nucleo in piombo), per raggiungere alti periodi di isolamento e minimizzare l’eccentricità in pianta tra centro delle masse e delle rigidezze, i dispositivi elastomerici vengono spesso utilizzati in abbinamento ad appoggi multidirezionali.
L’articolo descrive le caratteristiche teoriche e sperimentali dei dispositivi di isolamento usati per l’adeguamento sismico di edifici esistenti, le fasi tipiche dell’intervento e alcuni esempi di applicazioni, mostrando l’efficacia dell’isolamento sismico come soluzione per la protezione degli edifici esistenti.
è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.