SIMULAZIONE NUMERICA DEL COMPORTAMENTO DINAMICO DI EDIFICI “PLATFORM FRAME” IN LEGNO: CALIBRAZIONE DI UN MODELLO A MACROELEMENTI EQUIVALENTI
Ultima modifica: 2013-05-30
Sommario
Il mercato edilizio italiano è stato di recente interessato dalla diffusione di sistemi costruttivi, prodotti e materiali strutturali innovativi a base di legno, anche in zone dichiarate ad alto rischio sismico. Gli effetti delle azioni sismiche sulle costruzioni e sull'ambiente sono temi di grande attualità, particolarmente sentiti anche a livello internazionale. In Europa l'attenzione si è recentemente rivolta allo studio del comportamento dinamico degli edifici in legno, con particolare attenzione alle tecnologie costruttive di uso corrente. Il sistema costruttivo che ancora si contraddistingue per la larga diffusione nelle costruzioni ad uso residenziale è quello a pannelli intelaiati con tecnologia platform frame.
In questa memoria sarà presentato un modello numerico agli elementi finiti, a macro-elementi del tipo a parete equivalente, sviluppato per essere implementato nei comuni software di uso commerciale per lo studio del comportamento dinamico di edifici a pannelli intelaiati. Nel lavoro è stato considerato un caso reale di un edificio recentemente realizzato a L'Aquila, di cui sono noti materiali, configurazione geometrica e prove sperimentali su elementi costruttivi isolati. Nello specifico, lo studio presenta una procedura per modellare numericamente il comportamento globale dell'edificio partendo dai dati di prova misurati su componenti strutturali lignei, testati considerando le reali condizioni di vincolo e di carico.
L'affidabilità del modello è stata verificata confrontando i risultati estratti dalle analisi dinamiche non-lineari eseguite utilizzando anche altri modelli numerici disponibili da letteratura e considerando gli stessi valori di progetto in input. Nel lavoro sono presentate anche alcune considerazioni utili per la redazione di linee guida finalizzate alla modellazione FEM degli edifici lignei, soprattutto se consideriamo la possibilità di estendere lo studio numerico a edifici che differiscono da quello di riferimento o se consideriamo la possibilità di studiare altri sistemi costruttivi.
Nel confronto dei risultati ottenuti dalle analisi non lineari, siano esse e di tipo dinamico e di tipo statico, sono presi come riferimento il valore di inter-storey drift misurato ai piani e il profilo degli spostamenti corrispondente. Nell'odierno approccio di progettazione sismica delle strutture è infatti riconosciuto il legame diretto che intercorre tra il livello di danneggiamento strutturale e non strutturale e lo spostamento corrispondente degli elementi.
I risultati riassunti e presentati in questa memoria saranno di auspicio (i) per lo sviluppo successivo di procedure di progettazione e verifica sismica (pushover adattative) applicabili agli edifici lignei e (ii) per l'implementazione di nuovi modelli numerici FEM più raffinati.
è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.