ANALISI SISMICA DELLE DIGHE A GRAVITA’: DAL SEMPLICE AL COMPLESSO, SE NECESSARIO
Ultima modifica: 2011-06-22
Sommario
Gli sviluppi della classificazione sismica nel territorio nazionale e le recenti disposizioni in merito alla valutazione della resistenza al sisma di strutture strategiche rendono il problema della verifica sismica delle dighe particolarmente rilevante. Dato l’alto rischio ad esso associato, la sicurezza sismica delle dighe è un argomento estremamente delicato, da valutare sfruttando metodologie di comprovata validità.
I metodi basati su analisi agli elementi finiti, pur permettendo la valutazione di tutti gli effetti tridimensionali che si sviluppano nelle dighe, hanno il notevole svantaggio di dipendere da numerosi parametri di difficile valutazione. In alternativa, è possibile ottenere un quadro generale della sicurezza sismica delle dighe utilizzando metodi semplificati, come proposto nel presente lavoro.
La metodologia, sviluppata nell’ambito della Convenzione Dip. P.C. – Consorzio Reluis (Linea di ricerca 2.2.1), è stata implementata in un applicativo Excel sviluppato dagli autori (S.I.M.DAM - Simplified Integrated Method for Dam). In particolare, il metodo semplificato definito da Fenves e Chopra (per la valutazione dello stato tensionale all’interno del singolo concio) è stato integrato con quello elaborato da Nuti e Basili, che permette di considerare la non linearità provocata da eventuali scorrimenti alla base della diga (con conseguente dissipazione di energia). Gli effetti tridimensionali (come ad esempio quelli dovuti a valli strette) sono infine valutati stimando le mutue forze che si sviluppano per effetto dell’interazione tra conci adiacenti.
I risultati ottenuti su un caso studio hanno evidenziato come le analisi semplificate si prestino efficacemente a rispondere alle richieste delle normative internazionali e come gli effetti tridimensionali e l’eventuale scorrimento alla base non siano trascurabili.
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