Intrventi di miglioramento sismico del Palazzo Bonagia a Palermo
Ultima modifica: 2011-06-24
Sommario
Costituiscono oggetto della memoria gli interventi di miglioramento statico e sismico per il restauro del Palazzo Bonagia sito in Via Alloro a Palermo.
Appartenuto agli Stella e ai Valguarnera, duchi di Castel di Mirto e baroni di Bonagia, il Palazzo è fra le testimonianze più significative dell’architettura siciliana del XVIII secolo. Venne progettato da Nicolò Palma ed Andrea Gigante intorno al 1750, nel corso della seconda guerra mondiale subì gravissimi danni. Altri cedimenti si verificarono dopo il sisma del ’68 e un ulteriore crollo, che riguardò alcuni saloni a ridosso della facciata, si registrò negli anni ottanta in seguito alla mancata manutenzione delle puntellazioni.
Dell’originaria struttura rimangono l’atrio, la scalinata e un’ala dell’immobile. Alcuni interventi di ricostruzione sono stati realizzati, a partire dagli anni ottanta, su iniziativa della Soprintendenza Regionale ai Beni Culturali, con fondi stanziati in occasione della conferenza Onu sul crimine transnazionale. Il progetto per il restauro dell’intero complesso monumentale, redatto dall’arch. Raffaele Savarese per conto dell’ARNAS Ospedale Civico e Benfratelli, proprietaria dell’immobile è stato finanziato dal Por Sicilia. In un primo stralcio è previsto il restauro del corpo di fabbrica prospiciente la via Alloro.
Il progetto delle strutture, resosi necessario per le varianti apportate in corso opera dalla direzione lavori e per adeguare le ipotesi progettuali al D.M. 14/01/2008 e alla Circolare n° 617/2009, ha riguardato il consolidamento dei maschi murari con reti in fibre di carbonio in una matrice inorganica, per le cui applicazioni si è fatto riferimento alle “Linee Guida per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Collaudo di Interventi di Rinforzo di strutture di c.a., c.a.p. e murarie mediante FRP”, del Consiglio Superiore LL. PP.
La caratterizzazione dei terreni di fondazione e della tipologia strutturale delle fondazioni esistenti è stata effettuata per mezzo di pozzi esplorativi, sondaggi geognostici a carotaggio continuo, prove geotecniche di laboratorio, prove penetrometriche e misura della velocità delle onde sismiche. Si sono eseguite anche prove di caratterizzazione meccanica dei conci di muratura esistente, accantonati in seguito a crolli, e di nuove murature, cui si è previsto di ricorrere.
Il progetto ha riguardato i seguenti interventi: consolidamento delle fondazioni esistenti; ricostruzione di murature utilizzando prevalentemente i conci di calcarenite, recuperati dal crollo ed accuratamente numerati; realizzazione di cordoli di piano costituiti da filari di mattoni pieni e malta, rinforzati con reti in fibre di carbonio applicati con malte a base inorganica; solai in legno e calcestruzzo armato, costituiti da travi in legno lamellare incollato, da tavolato e da soprastante cappa in calcestruzzo alleggerito; realizzazione di scale e ascensori; coperture in legno.
Al fine di valutare la risposta dell’edificio alle azioni sismiche di progetto si sono eseguite analisi push-over, applicando all’edificio i carichi gravitazionali e forze orizzontali crescenti.
è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.