ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

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Nuove mappe di rischio e scenari di danno del territorio nazionale: risultati e confronti con gli studi precedenti

Barbara Borzi, Paola Ceresa, Marta Faravelli, Emilia Fiorini, Mauro Onida

Ultima modifica: 2011-06-24

Sommario


La produzione di mappe di rischio sismico aggiornate per tutto il territorio italiano è un elemento utile nei processi decisionali finalizzati alla politica di riduzione del rischio sismico. Infatti, mentre le nuove costruzioni, progettate seguendo i criteri imposti dalle normative vigenti, raggiungono livelli di prestazione accettabili, garantendo la sicurezza delle persone che le frequentano, per gli edifici esistenti è necessaria una valutazione del rischio per poter decidere le priorità di intervento. In questo studio si discuteranno le nuove mappe di rischio sismico e di scenario di danno ottenute a livello nazionale integrando una valutazione di vulnerabilità degli edifici di tipo meccanico (Borzi 2008a, 2008b) con dati aggiornati di pericolosità sismica e di esposizione, e si confronteranno i risultati con quelli ottenuti da studi precedenti. La composizione del patrimonio edilizio residenziale è stata definita sulla base dei dati del censimento ISTAT 2001, che per la prima volta ha raccolto caratteristiche di interesse per la stima della vulnerabilità degli edifici, a differenza del censimento del 1991 dove l'unità di rilevamento era l'abitazione, e le caratteristiche degli edifici andavano desunte per estrapolazione (Bramerini e Di Pasquale, 2008). Le mappe sono state prodotte per le tipologie strutturali presenti nel database, e cioè per il Cemento Armato da 1 a 8 piani, con e senza pannelli, e la Muratura da 1 a 5 piani. Ricostruendo inoltre la storia sismica dei comuni italiani, è possibile risalire all'anno di entrata in vigore di una specifica normativa sismica per le costruzioni in un dato comune, e quindi suddividere ulteriormente la tipologia strutturale del CA in ‘sismicamente progettato' e ‘non progettato'. I dati sono stati poi aggregati per ottenere il rischio totale per il CA e la muratura, così come gli scenari di danno per diversi periodi di ritorno dello scuotimento. Per gli scenari probabilistici di danno è stata anche valutata l'influenza della variabilità dello scuotimento sismico atteso sulla probabilità di raggiungere un certo stato limite di danno utilizzando nei calcoli sia la mediana dello scuotimento atteso che il 16° e 84° percentile per ogni periodo di ritorno considerato. Per valutare l'influenza del database di esposizione utilizzato sulle mappe prodotte i calcoli sono stati inoltre ripetuti utilizzando i dati del censimento ISTAT 1991. I risultati del lavoro sono presentati in un webgis che permette di consultare, comune per comune, i dati di input utilizzati ed i risultati ottenuti.

Reference

Borzi B., Pinho R., Crowley H. (2008a), "Simplified pushover-based vulnerability analysis for large scale assessment of RC buildings", Engineering Structures, 30(3), pp. 804-820.

Borzi B., Crowley H., Pinho R. (2008b), "Simplified pushover-based earthquake loss assessment (SP-BELA) method for masonry buildings", International Journal of Architectural Heritage, Vol. 2, n. 4, pp. 353-376.

Bramerini F. e Di Pasquale G. (2008) "Aggiornamento delle mappe di rischio sismico in Italia", Ingegneria Sismica, XXV(2), 1-56.

INGV-DPC S1 (2007) "Proseguimento della assistenza al DPC per il completamento e la gestione della mappa di pe-ricolosità sismica prevista dall'Ordinanza PCM 3274 e progettazione di ulteriori sviluppi," http://esse1.mi.ingv.it


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