Mappe di rischio sismico e scenario per gli edifici scolastici italiani
Ultima modifica: 2011-06-24
Sommario
Durante il ventesimo secolo la nostra penisola è stata colpita da numerosi terremoti che hanno portato le istituzioni a modificare nel corso degli anni le normative sismiche per le costruzioni e in contemporanea ad aggiornare la classificazione sismica dei comuni. Gli edifici realizzati nel corso degli anni sono stati progettati di volta in volta con la normativa vigente ma, una volta completati, nella maggior parte dei casi non sono stati opportunamente adeguati alle nuove normative pubblicate e all'evoluzione della classificazione sismica. Così facendo, si è arrivati ad avere un paese in cui tutti i comuni sono classificati come sismici, ma la maggioranza degli edifici non presenta le caratteristiche necessarie per sostenere un evento sismico quale quello che effettivamente li potrebbe coinvolgere e che le nuove conoscenze in ambito sismologico hanno permesso di quantificare e di codificare come input sismico nelle normative vigenti per le costruzioni (NTC08). Un gran numero di edifici scolastici ricade inevitabilmente all'interno della categoria delle strutture non adeguate. Negli ultimi anni sono stati svolti alcuni studi finalizzati all'identificazione degli edifici scolastici più vulnerabili nei confronti dell'azione sismica (Dolce 2005, Dolce e Martinelli 2005, Dolce et al. 2007, Grant et al. 2007, Crowley et al., 2008). A causa della scarsità di dati disponibili, non è stato finora possibile applicare le metodologie sviluppate alla totalità delle scuole presenti in Italia. Nello studio presentato si è riusciti invece a produrre mappe di rischio e scenario a livello nazionale grazie all'utilizzo dei dati reperiti dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR). Il MIUR ha infatti fornito il database dell'"Anagrafe dell'Edilizia Scolastica", che raccoglie le informazioni contenute in un questionario compilato per la quasi totalità degli edifici scolastici presenti sul territorio italiano. La localizzazione delle scuole per le quali è stato svolto lo studio, i dati presenti all'interno del censimento dell'"Anagrafe dell'Edilizia Scolastica" e le informazioni relative all'input sismico utilizzato sono visualizzate in un WebGIS attraverso mappe e schede interattive. Inoltre, all'interno del WebGIS sono presenti dei tool per l'esecuzione delle analisi di rischio e scenario e per la visualizzazione dei risultati in termini di mappe e tabelle. Nel presente lavoro verranno illustrati il WebGIS prodotto, le mappe ottenute e il confronto con quelle ottenute dagli studi precedenti.
Reference
Crowley H., Colombi M., Calvi G.M., Pinho R., Meroni F., Cassera A. (2008), "Application of a prioritization scheme for seismic intervention in schools buildings in Italy", The 14th World Conference on Earthquake Engineering, Beijing, China.
Grant D.N., Bommer J.J., Pinho R., Calvi G.M., Goretti A., Meroni F. (2007), "A priorization scheme for seismic intervention in school buildings in Italy", Earthquake Spectra, Vol. 23, n.2, pp. 291-314.
Dolce M., coord. (2005), "Applicazione delle procedure VC e VM agli edifici scolastici della provincia di Potenza per le valutazioni di vulnerabilità e di rischio sismico", Atti del Dipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata all'ingegneria, n. 6/2005, Università degli Studi della Basilicata.
Dolce M. e Martinelli A. (a cura di) (2005), "Inventario e vulnerabilità degli edifici pubblici e strategici dell'Italia centro-meridionale, Vol. II Analisi di vulnerabilità e rischio sismico", INGV/GNDT - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia / Gruppo Nazionale per la Difesa dai terremoti, L'Aquila.
Dolce M., Masi A., Moroni C., Martinelli A., Mannella A., Milano L., Lemme A., Miozzi C. (2007), "Sisma Molise 2002. Il progetto "Scuola Sicura": dall'indagine di vulnerabilità sismica alla esecuzione degli interventi", Atti del XII Convegno L'Ingegneria Sismica in Italia ANIDIS 2007, Pisa.
è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.