Nell’ambito delle strutture intelaiate metalliche, è noto che l’ultima versione dell’Eurocodice 8 consente di dissipare l’energia in input sismico nelle connessioni piuttosto che all’estremità delle travi, a patto che il progettista dimostri che i collegamenti sono in grado di fornire un adeguato comportamento sotto azioni cicliche. In precedenti lavori, rivolti allo studio di dettagli “classici”, gli autori hanno individuato i criteri, basati sull’approccio per componenti codificato nell’EC3, volti alla progettazione di nodi trave-colonna a parziale ripristino di resistenza con determinata resistenza e duttilità. Inoltre, l’accuratezza dell’approccio progettuale è stata verificata mediante una campagna sperimentale volta al confronto delle capacità dissipative di quattro collegamenti in scala reale progettati per impegnare in campo plastico diverse componenti nodali.

In questo lavoro viene proposto un approccio innovativo per migliorare il comportamento isteretico delle connessioni che adottano come principale fonte di dissipazione le componenti bullonate. A partire dai risultati conseguiti in una precedente sperimentazione rivolta alla comparazione del comportamento sotto azioni cicliche di T-stub rettangolari e di T-stub dissipativi caratterizzati da una forma della flangia a clessidra, in questo articolo, vengono presentati i risultati sperimentali relativi al comportamento ciclico di un collegamento realizzato connettendo la trave alla colonna mediante T-stub dissipativi. Inoltre, viene proposto e verificato su base sperimentale un criterio progettuale per ottenere nodi con T-stub dissipativi con stessa resistenza e rigidezza di nodi T-stub classici.