Una metodologia per la formulazione di scenari di danno a scala comunale: applicazione pilota su 24 centri urbani della Valdaso
Ultima modifica: 2011-06-21
Sommario
Nell’ambito del Progetto Pilota Valdaso, finalizzato alla formulazione della distribuzione geografica dei danni a scala comunale così da fornire strumenti operativi utili a calibrare i piani di emergenza comunale, uno studio specifico ha riguardato la elaborazione di una metodologia per valutare e tarare la vulnerabilità sismica a livello estensivo.
La metodologia proposta, ed applicata su 24 centri urbani della Valdaso ricadenti nella Regione Marche (AP, FM), prende le mosse da precedenti applicazioni condotte dagli autori nella medesima regione, nell’ambito di studi di microzonazione di terzo livello (Dolce et al.2007, 2001).
La metodologia prevede una valutazione della vulnerabilità sismica a livello estensivo, mediante la perimetrazione, nell’ambito di ciascun centro urbano, di comparti omogenei sotto il profilo edilizio-strutturale descritti attraverso tipologie strutturali rappresentative cui viene associata una classe di vulnerabilità secondo la scala EMS’98 (Grunthal, 1998), ed una percentuale che ne descrive la presenza nel relativo comparto.
Una calibrazione della vulnerabilità è stata effettuata su tutti i centri storici del campione in esame, attraverso una analisi preliminare delle caratteristiche costruttive locali e la successiva schedatura di dettaglio edificio per edificio (circa 3000 edifici complessivamente), effettuata da parte di studenti (preventivamente formati) afferenti a tre Istituti tecnici per Geometri delle due Province. Tale raccolta dati, condotta per mezzo di palmari collegati in tempo reale ad un sistema WEB GIS e tuttora in fase di completamento, è finalizzata ad una taratura della vulnerabilità dei centri storici, di piu’ complessa valutazione mediante criteri di tipo speditivo.
L’articolo presenta la metodologia messa a punto ad entrambi i livelli di approfondimento ed i risultati conseguiti nella Valdaso vengono analizzati criticamente anche in relazione al loro utilizzo in combinazione ai dati di pericolosità per la valutazione sul territorio comunale degli effetti prodotti su edifici e popolazione (in termini di edifici inagibili, crolli, vittime e senzatetto), conseguenti ad un sisma di data severità.
Bibliografia:
Dolce M., Speranza E., Vulnerabilità sismica del costruito. In: Scenari di pericolosità sismica della fascia costiera marchigiana: la microzonazione sismica di Senigallia. A cura di M.Mucciarelli e P.Tiberi. Regione Marche-INGV. Pagg.227-274. . Luglio 2007
Dolce M., Speranza E., Calibrazione e controllo della vulnerabilità sismica a scala urbana: il caso di Serra dei Conti (AN). In: Atti del X Convegno Nazionale “L’Ingegneria Sismica in Italia” Potenza, Settembre 2001.
Grunthal, G. 1998. European Macroseismic Scale 1998 , Cahiers du Centre Europ. de Géodyn. et de Séismlogie vol 15: 1-99.
Microzonazione sismica (Cagli, Offida, Serra de’ Conti,Treia) a cura di M.Mucciarelli e P.Tiberi. Progetto finanziato da Regione Marche, GNDT, INGV, 2004.
è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.