ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2013 - XV Convegno

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Criteri di scelta degli accelerogrammi naturali per l’analisi dinamica non lineare.

Piero Colajanni, Virginia Gentiluomo, Nino Spinella, Gabriele Testa

Ultima modifica: 2013-04-23

Sommario


Nella valutazione della risposta sismica di strutture mediante analisi dinamica non lineare,  la scelta del modello dell’input gioca un ruolo decisivo. La difficoltà connesse con la definizione dei modelli e dei parametri rappresentativi del sito per la realizzazione di accelerogrammi simulati, unitamente alle molteplici perplessità legate all’impiego di accelerogrammi generati artificialmente per la valutazione della risposta di strutture a comportamento non lineare, ha reso sempre più popolare l’impiego di accelerogrammi registrati ( o naturali).

 In quest’ambito, la normativa richiede che la loro scelta sia rappresentativa della sismicità del sito, ed adeguatamente giustificata in base alle caratteristiche sismogenetiche della sorgente, alle condizioni del sito di registrazione, alla magnitudo, alla distanza dalla sorgente e alla massima accelerazione orizzontale attesa al sito. É previsto inoltre che gli accelerogrammi possano essere scalati in modo da rappresentare gli spettri di risposta nel campo di periodi di interesse per il problema in esame.

In assenza di informazioni dettagliate sui meccanismi di sorgente, sulla magnitudo e sulla distanza epicentrale, è sufficiente utilizzare le condizioni di compatibilità spettrale media definite per i segnali artificiali anche per quelli naturali. In entrambi i casi però non è chiaramente specificato cosa si intenda per  “campo di periodi di interesse per il problema in esame”, intervallo entro il quale deve essere garantita la spettrocompatibilità.

In questo contesto, nel lavoro proposto viene presentata una definizione alternativa dell’Effective Peak Acceleration (EPA), basata su una particolarizzazione della definizione proposta da Newmark and Hall nel 1982 al “campo di periodi di interesse per il problema in esame”. Quest’ultimo viene inizialmente valutato analizzando gli spettri dei valor medi delle ordinate spettrali e delle correlazioni in un intorno destro del periodo elastico della struttura, e  parametri di risposta cinematici, meccanici e misure del danneggiamento, al variare dell’ampiezza dell’intervallo destro.

Vengono poi valutati per un cospicuo insieme di accelerogrammi naturali, gli spettri delle correlazioni fra i più comuni parametri descrittori dell’ intensità del sisma e i sopra citati parametri di risposta della struttura, evidenziando gli intervalli dei periodi e del fattore di struttura per i quali i diversi descrittori sono più efficaci nel prevedere la risposta strutturale

Infine viene mostrato come una opportuna combinazione di alcuni parametri noti in letteratura e dell’EPA così definita si configura come in ideale parametro per la scelta degli accelerogrammi naturali da impiegare per l’analisi dinamica non lineare delle strutture.

 


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