La ricostruzione post sisma del costruito residenziale dei centri storici: indice di danno per aggregato strutturale
Ultima modifica: 2022-11-18
Sommario
Il processo di ricostruzione post-terremoto dei centri storici e dei nuclei storici non urbani presenta numerose criticità e difficoltà legate alla complessità stessa del costruito, tipicamente costituito da aggregati edilizi, ovvero un insieme di edifici strutturalmente interconnessi, con collegamenti anche parzialmente efficaci, in alcuni casi derivanti da progressivi accrescimenti edilizi, che possono interagire sotto un'azione sismica. Pertanto, la progettazione degli interventi di riparazione del danno, di conservazione degli elementi architettonici principali che caratterizzavano gli edifici prima del sisma e di miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche non può prescindere dalla comprensione del comportamento sismico dell’aggregato edilizio e da un approccio progettuale unitario sull’intero aggregato edilizio. L'articolo presenta una disamina del danno indotto dal sisma del 2009 al costruito dei centri storici abruzzesi con particolare riferimento agli aggregati edilizi nel loro complesso. In particolare, si analizza il danno per componenti strutturali e non strutturali rilevato mediante la scheda di 1° livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell’emergenza post-sismica per valutare le condizioni di sicurezza degli edifici (scheda AeDES). Tale danno è convertito in danno globale di edificio mediante metriche di conversione presenti in letteratura. Infine, si procede nel valutare il danno dell’intero aggregato, tramite la messa a punto di un indice di danno per aggregato edilizio.
è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.