ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2013 - XV Convegno

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PROVE SU TAVOLA VIBRANTE SU CONTROSOFFITTI CONTINUI IN CARTONGESSO

Gennaro Magliulo, Vincenzo Pentangelo, Giuseppe Maddaloni, Vittorio Capozzi, Crescenzo Petrone, Pauline Lopez, Renato Talamonti, Gaetano Manfredi

Ultima modifica: 2013-04-29

Sommario


Dopo un terremoto, il collasso dei sistemi di controsoffittatura è una delle tipologie più frequenti di danno non strutturale. Ciò oltre a comportare una minaccia per la salvaguardia della vita, causa un ingente danno economico legato al costo di riparazione ed all'interruzione di attività produttive. Inoltre, il danno su tali componenti possono verificarsi a terremoti di bassa intensità, superando lo stato limite di operatività e/o di danno, in presenza di elementi strutturali non danneggiati. Per questi motivi, la comunità scientifica è fortemente interessata all'indagine del comportamento di tali componenti nel quadro della "Performance-Based Earthquake Engineering".

Dal momento che i sistemi di controsoffitti non sono riconducibili a tradizionali analisi numeriche, delle prove sperimentali in scala reale sono progettate ed eseguite. In particolare, i test vengono eseguiti su tavola vibrante per studiare il comportamento sismico di controsoffitti continui in cartongesso sotto un ampio range di intensità sismica. Due tipi di controsoffitti in cartongesso (controsoffitto a singola e doppia orditura) vengono testati. Un telaio di prova in acciaio è progettato per sollecitare dinamicamente il provino. L'input sismico è selezionato in base ad uno spettro di risposta di riferimento, in accordo alla procedura per la qualificazione sismica di componenti non strutturali, regolata nell'AC 156. Tali accelerogrammi, rappresentativi di diversi livelli di intensità, vengono poi applicati al setup di prova. Tre stati limite (operatività, danno e salvaguardia della vita) sono considerati in questo studio per caratterizzare la risposta sismica dei controsoffitti.

I controsoffitti testati non mostrano alcun danno a tutti i livelli di intensità (l'accelerazione sul provino varia da 0.40g a 2.36g), risultando in una bassa fragilità. Alcune considerazioni sulla eccellente performance sono effettuate; la natura continua dei controsoffitti studiati in questo lavoro è un parametro cruciale per la sua prestazione sismica, l'elevata rigidezza nel piano, garantita dalle lastre di acciaio e dalle guide metalliche, e la rigidezza e resistenza fuori dal piano, garantita dai molti pendini e dalla griglia di sospensione, sono i motivi principali della buona prestazione sismica. Alcuni commenti sulle condizioni al contorno e le dimensioni limitate dei campioni sono presentati, oltre ad un interessante confronto con uno studio precedente sulla vulnerabilità di un sistema di controsoffittatura discreto in cartongesso.


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