Nuovi sviluppi del modello teorico semplificato del “puntone ad arco” per la definizione dei limiti di capacità delle fasce murarie
Ultima modifica: 2013-06-06
Sommario
Nella modellazione degli edifici in muratura è importante definire il comportamento delle fasce di piano nelle pareti murarie. In particolare, quando si adotta, come è usuale nella pratica progettuale, il modello di “telaio equivalente”, le fasce di piano vengono schematizzate come aste, dotate di rigidezza finita corrispondente alle dimensioni effettiva del traverso, che collegano i “nodi” della parete. La particolare geometria del “telaio” impone poi di tener conto anche della deformazione a taglio e di considerare la presenza di tratti rigidi alle estremità.
Recentemente è stato proposto dagli autori un modello teorico semplificato (modello del “puntone ad arco”) per la valutazione del comportamento delle fasce di piano sollecitate a taglio, definito sulla base dei risultati di analisi numeriche e di una sperimentazione condotta su pannelli murari in scala ridotta.
In questo lavoro il modello proposto con i corrispondenti criteri di resistenza viene verificato alla luce di nuovi risultati sperimentali e numerici, ottenuti a valle di una nuova campagna sperimentale. In particolare, dal punto di vista teorico il modello semplificato di puntone ad arco, che consente, una volta definita la sagoma della zona reagente, di interpretare in maniera unitaria i meccanismi di crisi a taglio osservati sperimentalmente, è stato ulteriormente affinato: la definizione della zona reagente del puntone, finora definita sulla base dei risultati delle analisi numeriche, si ottiene invece mediante la scrittura di equazioni di congruenza tra la deformazione assiale del puntone e la rotazione flessionale delle estremità della fascia.
In ogni caso si è confermata una buona corrispondenza tra i risultati sperimentali e quelli teorici, anche se la non facile valutazione della resistenza a taglio del materiale muratura rende ancora piuttosto critica la validazione dei modelli.
è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.