La messa in sicurezza di un edificio storico in c.a. con pareti di taglio temporanee
Ultima modifica: 2013-06-03
Sommario
L’intervento di adeguamento sismico di edifici esistenti pone sempre tematiche che richiedono soluzioni pensate per la specifica situazione.
Un caso interessante di soluzione adottata per la messa in sicurezza sismica di un edificio è quello relativo ad una struttura industriale in c.a. realizzata nei primi del 1900 a Schio (Comune in provincia di Vicenza). La struttura fu costruita nel 1907 con una tecnologia all’avanguardia per l’epoca, essendo composta da telai in c.a. con copertura a shed, realizzati con sistema brevettato Hennebique.
Come spesso accade in epoca di transizione tra differenti tecnologie costruttive il passaggio al telaio in c.a. non fu completo e perimetralmente la struttura presenta pareti in muratura di pietra.
Negli anni scorsi l’Amministrazione Comunale ha avviato un progetto di riqualificazione della struttura che, architettonicamente prevedeva l’inserimento di partizioni interne nella zona perimetrale alla struttura. Prendendo spunto dall’ipotesi progettuale architettonica e considerando la tipologia strutturale si è pensato di adeguare simicamente l’edificio accoppiando a tecniche tradizionali delle tecnologie innovative.
L’adeguamento sismico su di un edificio esistente è spesso un obiettivo ambizioso che in questo caso è apparso raggiungibile realizzando le partizioni interne con pareti in c.a.
Si è così pensata una struttura sismo resistente di maggiore rigidezza rispetto a quella esistente e quindi in grado di attirare l’azione del terremoto.
Avendo peraltro chiaro l’obiettivo di preservare l’integrità funzionale della struttura originaria, senza modificarne il funzionamento statico, si è previsto un accoppiamento con shock transmitters delle pareti in c.a. In questo modo si è ottenuto un funzionamento delle pareti di taglio solo in presenza di azione sismica mentre è stato conservato l’originario funzionamento della struttura per azioni ordinarie.
L’adeguamento strutturale ha infine previsto una serie di interventi di incremento di resistenza e duttilità degli elementi in c.a. con l’applicazione di fibre di carbonio e l’eliminazione di vulnerabilità locali.
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