Microzonazione sismica dell’Area archeologica centrale di Roma
Ultima modifica: 2011-07-18
Sommario
L’osservazione dei danni alle costruzioni e alle infrastrutture spesso evidenzia differenze sostanziali anche a piccole distanze oppure crolli e danni notevoli anche a grandi distanze dall’epicentro. Sicuramente la qualità delle costruzioni può influire sulle differenze del danno, ma spesso le cause vanno ricercate in una differente pericolosità sismica locale, determinata da effetti di amplificazione del moto sismico o da instabilità del suolo.
Gli studi di Microzonazione Sismica (MS) hanno l’obiettivo di razionalizzare la conoscenza di questi fenomeni restituendo informazioni utili per il governo del territorio, per la progettazione, per la pianificazione dell’emergenza e per la ricostruzione post sisma.
I livelli di approfondimento previsti per gli studi di MS, con complessità ed impegno crescenti sono:
· livello 1 - è un livello propedeutico ai veri e propri studi di MS, in quanto consiste in una raccolta di dati preesistenti, elaborati per suddividere il territorio in microzone qualitativamente omogenee in prospettiva sismica;
· livello 2 - introduce l’elemento quantitativo associato alle zone omogenee, utilizzando ulteriori e mirate indagini, ove necessarie, e definisce una vera carta di MS;
· livello 3 - restituisce una carta di MS con approfondimenti su tematiche o aree particolari.
Le modalità tecniche di esecuzione e di applicazione della MS sul territorio italiano sono definite dagli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica del Dipartimento della Protezione Civile e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Gruppo di lavoro MS, 2008).
L’obiettivo finale del progetto di studio di microzonazione sismica dell’Area archeologica centrale di Roma è stato quello di costruire una mappa di microzonazione sismica con associati, per ogni microzona, fattori di amplificazione del moto sismico ovvero spettri di risposta tipici da utilizzarsi per la verifica sismica dei monumenti - ed eventuali segnalazioni di instabilità, nel caso specifico frane, scoscendimenti e cedimenti differenziali.
Il progetto, realizzato per conto del Commissario delegato per le Aree Archeologiche di Roma e Ostia Antica, ha visto impegnate le seguenti unità operative:
· Dipartimento della Protezione Civile;
· CNR (Istituti IGAG, IMAA, IAMC, ITABC);
· Università “La Sapienza” di Roma, con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica.
Nella presente memoria viene dapprima presentata la carta di MS di livello 1, realizzata in accordo agli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica (Gruppo di lavoro MS, 2008). La carta individua le microzone ove, sulla base di osservazioni geologiche e geomorfologiche e della valutazione dei dati litostratigrafici (si sottolinea che si tratta di dati pregressi, già disponibili per l’area), è prevedibile l’occorrenza di diversi tipi di effetti prodotti dall’azione sismica.
L’analisi dei dati disponibili ha consentito di individuare i seguenti elementi:
a) Zone stabili suscettibili di amplificazione
- Zona 1 (plateau, zona di interfluvio)
- Zona 2 (plateau, paleovalle sepolta)
- Zona 3 (raccordo tra plateau e fondovalle)
- Zona 4 (fondovalle)
b) Zone suscettibili di instabilità
- Instabilità di versante (quiescente)
- Cedimenti differenziali
c) Forme di superficie e forme sepolte
- Orli di scarpata esposta o sepolta
- Bordi di valle sepolta del Pleistocene medio
- Bordi di valle sepolta del Pleistocene superiore-Olocene
- Discontinuità morfo-strutturali sepolte.
Sulla base di un congruo numero di indagini geognostiche, geofisiche e geotecniche è stato successivamente ricostruito un modello integrato del sottosuolo finalizzato alla modellazione numerica 1D e 2D della risposta sismica dell’area. I risultati di queste analisi sono presentati e commentati nella presente memoria con riferimento anche ai possibili fenomeni fisici responsabili delle modifiche del moto sismico.
Il prodotto finale dello studio è costituito da una una carta di MS di livello 3 e da spettri di risposta tipici associati alle varie zone a comportamento sismico omogeneo.
Ringraziamenti
Gli Autori ringraziano la struttura del Commissario delegato per le Aree Archeologiche di Roma e Ostia Antica, arch. Roberto Cecchi. Un ringraziamento va anche alla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.
Bibliografia
Gruppo di lavoro MS, 2008: Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica. Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - Dipartimento della Protezione Civile, Roma, 3 volumi e 1 Cd-rom.
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