Un filtro tempo-frequenza per l’analisi delle caratteristiche dinamiche di strutture a comportamento non stazionario
Rocco Ditommaso, Marco Mucciarelli, Felice Carlo Ponzo
Ultima modifica: 2011-06-24
Sommario
Uno degli strumenti più utilizzati per studiare il comportamento dei sistemi dinamici è la trasformata di Fourier. Tale strumento si rivela utile e affidabile, quando utilizzato per analizzare la risposta di un sistema stazionario, dunque, un sistema in cui le caratteristiche dinamiche non variano nel tempo. Al contrario, qualora si volesse studiare la dinamica di un sistema tempo-evolvente non sarebbe certo la trasformata di Fourier lo strumento più adeguato. Nel corso degli ultimi decenni sono stati messi a punto diversi strumenti matematici utili a studiare l’evoluzione della risposta di un sistema dinamico in cui i parametri caratteristici, quali, ad esempio, frequenze e deformate modali, variano con il tempo. Sia i terreni che le strutture, se sollecitati in modo opportuno, possono esibire un comportamento non lineare, e quindi non stazionario. In generale, l’escursione in campo plastico genera dei fenomeni irreversibili, dunque, un cambiamento delle caratteristiche meccaniche globali che, in particolare per gli edifici, può significare danno. In questo articolo viene proposta una nuova strategia per lo studio dei sistemi tempo-evolventi: un filtro a banda variabile basato sulla trasformata di Stockwell.
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