Spostamenti residui in edifici in c.a. danneggiati dal sisma
Ultima modifica: 2011-08-03
Sommario
L’attuale approccio alle prestazioni per valutare il comportamento sismico delle strutture utilizza gli spostamenti laterali di picco ed i massimi spostamenti relativi di interpiano quali parametri maggiormente significativi per la stima degli effetti strutturali. Tuttavia, in molti casi si è evidenziato che un altro parametro importante per valutare le reali conseguenze del sisma e che condiziona la effettiva riparabilità degli edifici è lo spostamento residuo. A seguito dell’eccitazione sismica gli elementi strutturali sono spesso soggetti a deformazioni permanenti conseguenti al danno (fessurazioni, snervamento delle barre, fixed end rotation, ecc.) che possono tradursi in spostamenti laterali residui al livello del singolo piano e per l’intero edificio. Nonostante, come emerge da studi di letteratura, il massimo drift residuo di interpiano non sia generalmente rapportabile con un trend costante al massimo spostamento di interpiano, è tuttavia evidente che alcune carenze strutturali, quali ad esempio meccanismi con colonne deboli, portano alla concentrazione della massima domanda di interstorey drift e dei conseguenti drift residui al livello di un singolo piano, facendo parallelamente aumentare il rapporto fra lo spostamento permanente e quello massimo richiesto. Ciò è particolarmente vero per terremoti impulsivi nei quali poche, forti, oscillazioni in una direzione sono causa di significativo danno, come è avvenuto, ad esempio, nel caso del recente sisma de l’Aquila. Questo lavoro affronta la problematica della stima del drift residuo contestualizzandolo al caso di edifici in c.a. Effettuata una disamina dei diversi approcci di valutazione proposti in letteratura, si analizzano gli aspetti inerenti le possibili sorgenti di deformazione permanente al variare del meccanismo (es. duttile o fragile), concentrazione del danno, effetti del secondo ordine e criticità di misurazione per edifici al finito, raffrontando valori reali con spostamenti residui ottenuti analiticamente.
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