ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS XIX & ASSISi XVII - 2022

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Miglioramento, adeguamento sismico e riqualificazione integrata del costruito

Antonio Mannella, Mariangela De Vita, Giovanni Fabbrocino

Ultima modifica: 2022-10-11

Sommario


La necessità di intervenire sul patrimonio esistente con interventi volti al miglioramento delle prestazioni, strutturali e termiche, è sempre più sentita. L'attenzione, prioritariamente rivolta ai centri storici, nel corso degli ultimi anni si è estesa alle periferie urbane, nelle quali una quota importante di popolazione vive in edifici realizzati da oltre 40 anni che mostrano importanti carenze architettoniche, strutturali e ambientali spesso manifeste in un significativo degrado di materiali e componenti, oltre che nell'obsolescenza degli elementi impiantistici.

Recenti provvedimenti legislativi sono stati promulgati con l'intento di finanziare e sostenere la riqualificazione di singoli edifici o parti di essi; al fine di incrementare significativamente la qualità complessiva dell'edificato si rende però necessario prevedere azioni che agiscano a diverse scale di intervento, fino a comprendere interi quartieri, dunque più efficaci ma più complesse da programmare e attuare.

Nelle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2018, così come nelle precedenti del 2008, le costruzioni esistenti sono trattate in un capitolo apposito, il Capitolo 8: nel testo, alle considerazioni generali e alla descrizione dei procedimenti per la valutazione della sicurezza segue la classificazione degli interventi attuabili sugli edifici esistenti. La norma si sofferma sulle tipologie, distinguendo tra interventi di riparazione o intervento locale, interventi di miglioramento e adeguamento sismico.

In questo articolo si espongono alcune considerazioni sulla classificazione normativa delle tipologie di intervento di mitigazione del rischio sismico di edifici esistenti; in particolar modo il lavoro è dedicato ad analizzare le parti della norma che si prestano a molteplici interpretazioni, generando importanti ricadute applicative nell'ambito del retrofit del costruito. Nell'analisi proposta, il caso dell'applicazione di esoscheletri multifunzionali - che oltre a favorire una riduzione della vulnerabilità sismica si prestano anche ad interventi di riqualificazione dell'abitato suburbano dalla vocazione multiscalare e tecnologicamente innovativa - mette in luce alcune contraddizioni insite nella normativa vigente, evidenziando altresì l'opportunità di un aggiornamento legislativo finalizzato all'ottimizzazione delle procedure di retrofit applicabili nelle operazioni di rigenerazione urbana.


è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.