ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2013 - XV Convegno

Dimensione del carattere:  Piccola  Media  Grande

TECNICHE INNOVATIVE APPLICATE AD EDIFICI ESISTENTI DANNEGGIATI DAL SISMA DEL 6 APRILE 2009 A L’AQUILA

Antonello Salvatori

Ultima modifica: 2013-05-29

Sommario


Nel lavoro vengono illustrati gli interventi di riparazione e ricostruzione di edifici esistenti danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009 a L'Aquila mediante l'utilizzo di tecnologie innovative.

Il post terremoto all'Aquila è stato caratterizzato dalla necessità di riparazione / ricostruzione di edifici con struttura tradizionale in telai (piani o spaziali) in calcestruzzo armato, in cui si hanno evidenze sia di danni rilevanti agli elementi strutturali, con estese rotture per meccanismi fragili e duttili in travi e pilastri. Inoltre, vi sono edifici in muratura, sia pubblici che privati, in cui l'unica possibilità di mantenerli ancora in funzione è rappresentata dall'applicazione di tecnologie innovative, anche in funzione del rapporto di monumentalità e delle esigenze di conservazione storico - architettonica, con particolare riferimento al centro storico dell'Aquila.

Per questo motivo il lavoro passa in rassegna alcuni interventi su edifici danneggiati, evidenziando la tipologia dell'intervento proposto in funzione del danneggiamento della struttura e delle caratteristiche tipologiche degli edifici.

In particolare, sono esaminati, nel lavoro, interventi relativi a:

  • - Isolamento sismico alla base (intervento in fondazione) con isolatori elastomerici
  • - Isolamento sismico alla base (intervento in fondazione) con isolatori del tipo "double pendulum"
  • - Isolamento sismico con sollevamento dell'edificio con isolatori del tipo "double pendulum"
  • - Isolamento sismico in testa alla struttura di piano con taglio dei pilastri / setti in c.a. con isolatori elastomerici ed a scorrimento
  • - Isolamento sismico di edifici in muratura con taglio della muratura
  • - Isolamento sismico di edifici monumentali con isolamento in profondità con isolatori elastomerici
  • - Inserimento di controventi dissipativi ad instabilità impedita in strutture in c.a. esistenti
  • - Miglioramento del comportamento sismico di strutture monumentali in muratura esistenti mediante l'inserimento di dissipatori in lega a memoria di forma.

Gli interventi ora descritti evidenziano, inoltre, i vantaggi dell'adozione di ciascuna tecnica, e l'applicabilità della stessa ad una abaco di casi possibili simili anche in altre regioni italiane e non colpite recentemente da terremoti con effetti distruttivi.

Un confronto fra le diverse tecniche di protezione indicate viene analizzato, al fine di evidenziarne i relativi vantaggi, e le possibilità applicative.

Il raffronto con tecniche di miglioramento sismico "convenzionali" ha inoltre evidenziato il vantaggio, sia in termini economici che in termini di celerità degli interventi, delle tecniche indicate, e la facilità di applicabilità delle stesse nelle normali condizioni logistiche degli edifici nelle periferie delle aree colpite dal terremoto.

Ovviamente differenti sono i concetti da applicare nei centri storici, ed in particolare nel centro storico dell'Aquila, ma , laddove esistono le condizioni di applicabilità (con particolare riferimento alle tecniche di isolamento sismico), e cioè uno spazio di interfaccia rispetto ad edifici contigui, la protezione dell'edificato storico risulta molto più elevata rispetto a tecniche tradizionali, consentendo la conservazione di elementi storici rilevanti, ed altrimenti destinati alla perdita od al degrado irrimediabile.

È il caso di alcuni edifici monumentali, che costituiscono degli elementi bene identificati nel contesto urbano.

Laddove queste condizioni non consentono l'utilizzo dell'isolamento, la tecnica della dissipazione di energia consente comunque, con la sua applicazione, il raggiungimento di elevati livelli di protezione sismica, senza snaturare né la natura dell'edificio né il suo comportamento nei confronti degli edifici adiacenti.

Viene inoltre evidenziata la differenziazione nell'utilizzo delle tecniche di isolamento sismico, anche in funzione della tipologia di isolatori e delle relative modalità di applicazione, proprio in funzione delle esigenze strutturali e della futura fruibilità dell'edificio stesso.

Gli interventi stessi rappresentano inoltre un quadro generale delle più avanzate tecniche (e tecnologie) di protezione sismica di edifici esistenti, visti quale presidio per la protezione ed il miglioramento del comportamento antisismico di edifici ed opere strategiche in aree in cui la riclasssificazione sismica ha evidenziato l'estrema vulnerabilità del patrimonio edilizio preesistente, ed in cui la necessità di proteggere le persone, gli edifici e le opere di importanza strategica rappresenta una urgenza sicuramente non procrastinabile oltre.

Viene inoltre descritto, nel lavoro, come sia a volte necessaria una integrazione fra i differenti strumenti di protezione anti sismica al fine di raggiungere un elevato livello prestazionale della struttura stessa.

 

 

Autore di riferimento per comunicazioni:

Prof. Ing. Antonello Salvatori

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile Architettura ed Ambientale

Università degli Studi dell'Aquila

Via Giovanni Gronchi 18, 67100 L'Aquila, Italy

e-mail: antonello.salvatori@univaq.it

fax: 0862 434548


è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.