ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

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NODE v.1.0 beta: attempting to prioritize large-scale seismic risk of engineering structures on the basis of nominal deficit

Fabio Petruzzelli, Iunio Iervolino

Ultima modifica: 2011-08-31

Sommario


La valutazione del rischio sismico a scala territoriale richiede l’impiego di strumenti capaci di fornire in modo rapido valutazioni quantitative che hanno utilità in ambito di analisi comparative di priorità e pianificazione. Poichè a larghissima scala i metodi strutturali tipici (es., meccanici) non sono generalmente applicabili, è necessario adottare stime convenzionali della vulnerabilità. Tali stime devono essere in grado di operare su dati poverissimi adatti alla scala del problema, ma  devono anche tenere in conto in modo consistente la valutazione accurata della pericolosità sismica disponibile ad oggi.

Nel presente articolo viene presentato un software prototipo NODE (NOminal DEficit) v.1.0 beta, il cui principale obiettivo è svolgere analisi di rischio sulla base di informazioni nominali minime relative alla struttura quali anno di progetto e localizzazione dell’edificio. In particolar modo, confrontando la domanda sismica attuale con la capacità sismica nominale prevista dalle norme in vigore all’epoca del progetto, sembra essere possibile definire un indice di rischio nominale quantitativo che tenga conto congiuntamente di capacità e domanda sismica, sebbene in modo convenzionale. Tale indice di rischio, che ha validità limitata alle strutture ingegnerizzate, può essere anche modificato, sulla base di alcune proposte di letteratura, in modo da tener conto del rischio individuale e sociale derivante dall’occupazione della struttura. 

La realizzazione di NODE ha richiesto di acquisire la complessa materia relativa all’evoluzione della normativa tecnica e della classificazione sismica del territorio italiano dal 1909 ad oggi, nonché la necessità includere nell’assessment la geologia locale ed, in maniera approssimata, il comportamento dinamico della struttura. Tutti questi aspetti sono discussi nel lavoro insieme ad alcuni aspetti critici e tutt’ora aperti, quali la definizione della domanda inelastica per gli edifici esaminati e il trattamento di strutture localizzate in siti classificati non sismici all’epoca della costruzione.


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