ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

Dimensione del carattere:  Piccola  Media  Grande

Innovazioni introdotte dal Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco nella realizzazione delle opere provvisionali a seguito del terremoto dell’Aquila del 2009. Risultati e prospettive

Stefano Grimaz, Fausto Barazza, Ciro Bolognese, Petra Malisan, Alberto Moretti, Luca Ponticelli

Ultima modifica: 2011-06-22

Sommario


La gestione dell’emergenza a seguito del terremoto Aquilano del 6 aprile 2009 ha costituito un importante banco di prova per il Corpo Nazionale, con particolare riferimento all’esecuzione delle opere provvisionali nell’immediato post-sisma. Tale esperienza si differenzia dalle precedenti in quanto ha portato il Corpo Nazionale ad istituire, già nelle prime fasi dell’emergenza, una unità specialistica espressamente dedicata al coordinamento della realizzazione ed alla progettazione di opere provvisionali. Tale Unità, denominata Nucleo Coordinamento opere Provvisionali (o più brevemente Nucleo N.C.P.) nacque come “sala di regia” a cui venne affidato il compito di strutturare il processo di gestione comprendente lo studio delle problematiche di messa in sicurezza, la ricerca delle potenziali soluzioni e la fornitura del necessario supporto conoscitivo e di supervisione nella loro attuazione alle componenti operative.

Tutto ciò ha costituito l’occasione per porre in essere una serie di collaborazioni dirette e funzionali tra CNVVF e i team Universitari operanti per conto del MiBAC nella gestione della messa in sicurezza del patrimonio monumentale danneggiato dal sisma. Le soluzioni scientifiche proposte venivano congiuntamente analizzate e giudicate anche in rapporto alla fattibilità realizzativa e al rispetto delle condizioni minime di sicurezza degli operatori. La collaborazione tra CNVVF ed Università di Udine, in particolare, ha portato alla standardizzazione delle opere provvisionali da realizzarsi da parte dei Vigili del fuoco. Nello specifico, si è giunti a standardizzare l’esecuzione delle più comuni opere di messa in sicurezza di manufatti danneggiati dal sisma mediante la stesura di un vademecum denominato S.T.O.P. (Schede Tecniche per le Opere Provvisionali).

I risultati ottenuti grazie all’opera del NCP hanno indotto il Corpo Nazionale ad istituire un vero e proprio Osservatorio permanente per il controllo delle opere provvisionali, con la partecipazione di tecnici VVF esperti del settore e il coordinamento scientifico dell’Università di Udine. Tale Osservatorio sta lavorando per l’estensione del vademecum STOP ad altre tipologie costruttive nonché alla definizione di strumenti didattici per la formazione di personale sia interno che esterno all’Amministrazione VF.

Nella memoria, oltre a descrivere i punti salienti dell’attività svolta a seguito del terremoto dell’Aquila, con particolare riferimento alla standardizzazione delle opere provvisionali e alla organizzazione delle interfacce funzionali con il mondo scientifico, si riportano alcune considerazioni derivanti da tale esperienza che potrebbero essere di spunto per ulteriori miglioramenti sia sul fronte delle procedure di rilevazione dei danni sia su quello dell’ottimizzazione delle procedure valutative e di progetto delle opere provvisionali che devono essere realizzate da parte dei Vigili del fuoco.

è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.