ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

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ARES, una procedura ibrida per l’identificazione dinamica automatica e il monitoraggio strutturale

Carlo Rainieri, Giovanni Fabbrocino

Ultima modifica: 2011-07-05

Sommario


Negli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse nei riguardi di tecniche e procedure per l'individuazione precoce del danno nelle strutture basate sull'analisi delle vibrazioni in condizioni operative.

Gli algoritmi di identificazione del danno basati sull'analisi delle variazioni dei parametri modali rappresentano ormai tecniche abbastanza consolidate per la valutazione dello stato di salute delle strutture. L'interesse nei loro riguardi è stato recentemente accresciuto dallo sviluppo di numerosi algoritmi per l'identificazione automatica dei parametri dinamici in condizioni operative. Tuttavia, tali procedure necessitano di ulteriori perfezionamenti per incrementarne affidabilità e accuratezza, ridurne i tempi di risposta e eliminare la necessità di una calibrazione preliminare o periodica dei parametri di analisi.

Nel presente articolo, sulla base dei risultati ottenuti nell'ambito di precedenti ricerche relative alla valutazione delle prestazioni delle tecniche, tradizionali e innovative, di identificazione dinamica in condizioni operative maggiormente diffuse nella comunità scientifica internazionale, vengono descritto lo sviluppo e la validazione di un innovativo approccio all'identificazione automatica dei parametri dinamici basato sulla combinazione di tali metodi in un nuovo algoritmo ibrido. Tale approccio è finalizzato al superamento delle tradizionali problematiche connesse all'interpretazione dei diagrammi di stabilizzazione, si garantisce un'elevata accuratezza delle stime dei parametri modali, smorzamento incluso, ed è possibile modificare i tempi di risposta dell'algoritmo in ragione degli ambiti e degli obiettivi del monitoraggio.

Le prestazioni dell'algoritmo sono valutate attraverso l'applicazione a un caso studio basato su dati provenienti da misure sperimentali su una struttura reale. I risultati appaiono incoraggianti e confermano la robustezza e l'accuratezza dell'algoritmo, delineando quale ulteriore sviluppo l'estensione al monitoraggio dei parametri modali di rilevanti strutture e infrastrutture civili quali ponti ed edifici alti.

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