ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

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Isolamento sismico alla base di un edificio in muratura di pregio storico-artistico a L’Aquila

ANTONIO BORRI, Riccardo Vetturini

Ultima modifica: 2011-07-05

Sommario


La messa in sicurezza di un edificio in muratura di pregio storico artistico pone il progettista nella complessa valutazione di quale sia l’intervento più opportuno nel coniugare le ragioni della sicurezza con quelle della conservazione. Il problema strutturale in sintesi si propone quale obiettivo  la risoluzione della disuguaglianza capacita’ ≥ domanda condizionata dal rispetto della valenza storica monumentale dell’oggetto di intervento. Il 6 Aprile 2009 la crisi sismica che colpì l’Aquila ha prodotto un effetto devastante nel patrimonio storico culturale della Città e del territorio ponendo in evidenza il problema della sicurezza di edifici di scarsa capacita’ a fronte di una elevata domanda sismica, ciò per varie ragioni, ma frequentemente riconducibili alla scarsa qualità muraria dell’edificio evidenziando spesso come sia ampio il divario tra i due termini della disuguaglianza. L’intervento di miglioramento sismico convenzionale tende ad operare nella direzione di incremento della capacità operando con interventi di rinforzo tendenzialmente compatibili con il pregio storico artistico del manufatto, ma in grave affanno per divari così ampi tra capacita’ e domanda. Tuttavia per edifici di tal genere, teoricamente, l’intervento meno invasivo è quello che riduce la domanda piuttosto che incrementare la capacità. Per alcune situazioni particolari come quella oggetto del presente lavoro tale strategia, di ridurre la domanda anziché operare nell’incremento della capacità, è possibile conseguirla attraverso l’isolamento alla base. L’intervento proposto riguarda un edificio in muratura su cui si interviene in maniera incisiva al di sotto del piano di calpestio del piano terra concentrando quasi esclusivamente alle fondazioni l’invasività dell’opera, salvo poi ricondurre nella parte in elevazione l’intervento di recupero ad una “semplice” riparazione, o meglio, restauro delle parti strutturali e non, danneggiate dalla crisi sismica. L’abbattimento drastico dell’accelerazione alla base dell’edificio attraverso l’isolamento consente infatti di ridurre al minimo gli interventi di rafforzamento nella parte di elevazione e conseguente limitare l’invasività dell’intervento stesso alla parte di minor pregio del fabbricato in oggetto, le fondazioni.

L’articolo pone in evidenza le particolarità storiche dell’edificio, evidenziando gli elementi di grave vulnerabilità sismica, rappresentando le difficoltà operative di effettuare un approccio “tradizionale” di rinforzo rispettoso della valenza storica del bene stesso e contemporaneamente efficace in ordine all’incremento sensibile della sicurezza. Si analizzano le fasi esecutive e le problematiche specifiche all’esecuzione in sicurezza di un’opera di isolamento alla base di edificio in muratura esistente gravemente danneggiato. Il tema offre inoltre spunto ad alcune riflessioni di carattere generale sulla possibilità di estendere tale approccio ovvero i limiti di applicazione dello stesso ad altre tipologie similari.  


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