ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

Dimensione del carattere:  Piccola  Media  Grande

Sperimentazioni al vero nel centro storico de L’Aquila Pannelli murari diversamente consolidati e sollecitati fuori piano: prime note

Antonio Borri, Michele Candela, Roberta Fonti

Ultima modifica: 2011-08-01

Sommario


Nell'ambito degli edifici del centro storico dell'Aquila, su richiesta degli scriventi, gli Uffici Tecnici Comunali hanno  consentito ed incoraggiato l'attuazione di un ciclo di prove su pannelli murari, già precedentemente destinati, per ragioni di sicurezza, ad una scomposizione controllata. Nel caso specifico ci si riferisce alla quinta edilizia esistente a partire dall'incrocio con P.zza S. Pietro e via Petratti, ove sono stati individuati cinque setti, posti al secondo livello fuori terra del comparto edilizio in argomento, opportunamente isolati dal retrostante fabbricato, sia per esigenze proprie dello schema di prova, che per motivi di sicurezza operativa. La scelta di tali elementi strutturali è stata operata secondo il criterio della  "campionabilità"  della sperimentazione. Questa è essenzialmente rivolta ad individuare la risposta fuori del piano di cinque pannelli murari mediante una sperimentazione, in situ ed in scala al vero, effettuata in maniera dinamica, ortogonalmente ai rispettivi piani principali, grazie all'apposizione di una vibrodina. E' da notare che per altre pareti dello stesso comparto edilizi sono in corso, a cura di altro gruppo di ricerca, altre prove sperimentali in situ ed al vero, su pannelli murari sollecitati lungo il  loro piano principale. Nel presente lavoro, attesa la carenza delle fonti rinvenibili in letteratura, la prima sperimentazione è stata programmata a partire da un pannello lasciato "tal quale", proprio per avere a disposizione almeno un dato reale da confrontare con i risultati dei rimanenti elementi strutturali, per i quali sono state messe a punto quattro diverse tecniche di rafforzamento. Da tutto quanto prima detto si evince l'importanza della scelta della quinta edilizia in analisi, individuata non solo perché presenta cinque pannelli murari simili tra loro, ma anche perché le caratteristiche dell'apparecchio murario risultano quelle tipiche di buona parte dell'ambito territoriale  abruzzese. La muratura in questione presenta infatti, due paramenti costituiti da pietrame calcareo di pezzatura media, quasi sempre scheggiature di blocchi più grandi e insufficientemente "ingranati" tra loro, in senso trasversale al piano principale del setto. Scopo del presente lavoro è quello di illustrare le modalità di prova poste in essere, nonché le motivazioni che hanno guidato le diverse tecniche di consolidamento, confrontando a posteriori i risultati ottenuti.


è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.