Un metodo meccanico per la definizione di curve di fragilità dei ponti che utilizza analisi dinamiche non lineari al fine di valutare la risposta sismica è stato sviluppato nell’ambito di uno studio finanziato dal Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPC).

Lo studio qui presentato ha l’ambizione di prendere in considerazione tutti i ponti del sistema viabilistico italiano. Pertanto, un grande sforzo è stato compiuto al fine di identificare una base dati comune per l’applicazione a partire dai database di proprietà dei vari gestori delle strade che non sono fra di loro omogenei. Inoltre, i dati a disposizione non sono per nessuno dei database completi e non consentono una modellazione del ponte quale quella necessaria al fine di definire le curve di fragilità. Pertanto, sono state fatte delle ipotesi e la procedura integra una fase di progettazione simulata in grado di compilare tutti i dati non noti sopperendo alla mancanza di documentazione e, comunque, di avvicinarsi per quanto possibile alla realtà del costruito.

In questo articolo si descrivono le fasi di reperimento ed elaborazione dei dati utilizzati dalla sopraccitata procedura, nonché il sistema GIS (Geographical Information System) sviluppato al fine di condurre le analisi di rischio sismico del sistema viabilistico.

Reference

Dolšek M, Fajfar P (2004) “IN2 - A Simple Alternative For IDA”, Proc. 14^th World Conf. Earthq. Engng, Vancouver, Canada

Franchin P, Pinto PE (2009) “Allowing traffic over mainshock damaged bridges” Journal of Earthquake Engineering

Pinto PE, Franchin P, Lupoi A (2006) “State of the art on the seismic risk assessment of road networks” LessLoss report

Pinto PE, Franchin P, Lupoi A (2009) “Valutazione e consolidamento sismico dei ponti esistenti” Manuale Ordinanza, IUSSpress