ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

Dimensione del carattere:  Piccola  Media  Grande

Valutazione della velocità di propagazione delle onde di taglio da prove SPT in depositi sabbiosi finalizzata alla classificazione sismica

Roberto Valentino, Carlo Caleffi, Nicola Grassi

Ultima modifica: 2011-06-29

Sommario


La presente nota riguarda la valutazione della velocità delle onde di taglio a partire da risultati di prove penetrometriche dinamiche SPT per alcuni terreni sabbiosi in aree dell'Italia settentrionale.

La nota mostra i risultati di uno studio finalizzato in primo luogo alla caratterizzazione meccanica in campo sismico di depositi di terreno in alcuni siti della Lombardia, dell'Emilia Romagna e del Trentino, e, in secondo luogo, all'analisi di correlazioni empiriche, per la stima della velocità delle onde sismiche di taglio (Vs), a partire dai risultati di prove geotecniche in sito.

Le indagini geotecniche ad oggi disponibili consistono in una relativa abbondanza di prove penetrometriche dinamiche e scarse misure dirette di Vs. Spesso, infatti, non si considera economicamente conveniente effettuare la misura diretta di Vs, soprattutto per strutture di modesta entità in aree urbane di pianura, finalizzata ad un'adeguata classificazione sismica dei siti ed alla conseguente progettazione strutturale in campo dinamico. D'altra parte, la normativa attualmente vigente in Italia consente di effettuare la classificazione sismica dei terreni, oltre che sulla base di misure dirette di Vs, anche sulla base dei soli risultati di una prova SPT, tramite la determinazione della resistenza penetrometrica dinamica equivalente NSPT,30.

Nell'ambito del presente studio si è cercato di valutare l'affidabilità di correlazioni empiriche, diffuse in letteratura, che, a partire da prove penetrometriche SPT, consentano una stima di Vs.

Per il lavoro ci si è avvalsi dei risultati di un significativo numero di punti di indagine relativi a prove sismiche (Down-Hole o Cross-Hole), con misura diretta di Vs in funzione della profondità e sui rispettivi sondaggi, corredati dai risultati di prove SPT.

I dati sperimentali a disposizione sono stati confrontati con i risultati ottenuti sulla base di correlazioni empiriche tra Vs e numero di colpi NSPT, note dalla letteratura scientifica.

Mediante l'analisi dei dati geotecnici relativi ai vari litotipi riconosciuti nel sottosuolo, in prevalenza incoerenti, è stato inoltre possibile ricavare nuove correlazioni e confrontare queste ultime con quelle già proposte in letteratura.

Infine, per valutare l'attendibilità delle correlazioni, sono stati confrontati i valori di Vs calcolati con quelli misurati dalla prove sismiche.

I risultati ottenuti, pur soffrendo di limiti dovuti alla natura empirica del metodo, sembrano mostrare come le correlazioni empiriche adottate, di validità ristretta ad un certo ambito territoriale, possano essere utilmente impiegate per dedurre la velocità Vs dal numero di colpi NSPT in terreni sabbiosi. In particolare, da un punto di vista scientifico, il lavoro svolto ha mirato alla validazione di alcune correlazioni proposte in letteratura, individuando quelle più adatte per i siti analizzati.

Sotto l'aspetto normativo, invece, lo studio ha riguardato la determinazione della categoria di sottosuolo per ogni sito indagato, effettuata sia in base dei valori di Vs,30, sia in base ai valori della resistenza penetrometrica dinamica equivalente, NSPT,30, sia sulla base di correlazioni empiriche considerate: tale analisi ha evidenziato come talvolta le correlazioni empiriche, opportunamente tarate, si dimostrino più affidabili rispetto a quanto consentito dalla stessa normativa, in base alla sola valutazione di NSPT,30.

I risultati ottenuti permettono di ribadire la necessità di classificare il sito di costruzione, per la definizione dell'azione sismica, sulla base della misura diretta di Vs in sito, attraverso prove geofisiche di tipo sismico. Il ricorso a metodi indiretti per la stima di Vs attraverso correlazioni empiriche dovrebbe essere, per quanto possibile, evitato, a causa delle incertezze insite in tale correlazioni e della forte dipendenza di queste ultime dal sito o dai siti in cui sono state tarate. Tale possibilità potrebbe essere, tuttavia, sfruttata per progetti di modesta entità e sulla base di correlazioni opportunamente verificate per l'area di interesse. La metodologia di classificazione del sito basata, invece, su parametri quali il valore di NSPT,30 dovrebbe essere limitata solo a valutazioni locali di prima approssimazione.

è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.