ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

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Analisi del comportamento sismico di Palazzo Camponeschi: modelli rappresentativi dello scenario di danno

Alfredo Ceci, Lorenzo Fanale, Dante Galeota, Vincenzo Gattulli

Ultima modifica: 2011-06-21

Sommario


La quasi totalità del centro storico Aquilano è costituito da edifici storici in muratura che in seguito al tragico terremoto del 2009, hanno subito gravi danni o collassi parziali [1].

In tale contesto, il presente lavoro illustra i risultati delle indagini strumentali e delle analisi strutturali condotte al fine di descrivere il comportamento sismico di Palazzo Camponeschi, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università dell’Aquila, situato nel centro storico della città. L’irregolarità in pianta ed in altezza, l’adiacenza ad altri edifici in muratura, la presenza di porzioni murarie realizzate in periodi storici successivi e l’esteso scenario di danno, è una valida rappresentazione del livello di complessità presente negli edifici storici colpiti dal sisma. In particolare, sono sintetizzati i risultati dedotti da: un’approfondita ricerca storico-artistica, una serie di indagini geotecniche, un’estesa campagna di indagini conoscitive (carotaggi, endoscopie, martinetti piatti, prove soniche, termografiche e georadar). La ricchezza di dati sperimentali a disposizione e la corretta interpretazione degli stessi, ha permesso di giungere alla determinazione di un affidabile descrizione geometrica della struttura e delle sue condizioni al contorno, alla definizione di possibili legami costitutivi non lineari per differenti porzioni di murature di cui si è sperimentato il comportamento, nonché ad una accurata descrizione dello scenario di danno indotto dal sisma. Le molteplici attività sono state condotte sulla base di una consolidata metodologia [2,3].  

Attraverso le molteplici informazioni raccolte, il presente studio concentra l’attenzione sulla riproduzione modellistica dello scenario di danneggiamento attentamente rilevato in tutto l’edificio ed in particolare sulla facciata principale.

Le tradizionali verifiche locali mediante analisi dei cinematismi di primo e secondo modo dei singoli pannelli murari, sono affiancate da una modellazione globale attraverso un continuo discretizzato ad elementi finiti ovvero riconducendo il comportamento della struttura a quella di un telaio equivalente descritto attraverso macroelementi. Un approfondito confronto tra i risultati della modellazione di fenomeni locali (attivazione di cinematismi) e comportamento globale consente di evidenziare le possibili interazioni tra comportamento fuori piano e comportamento del piano delle pareti murarie, anche in virtù del comportamento tridimensionale d’insieme. Il particolare contesto in cui la ricerca è stata svolta, ha permesso di verificare costantemente in situ le ipotesi modellistiche e l’accuratezza dei risultati prodotti. Il lavoro permette di discutere l’affidabilità dei risultati ottenuti dalle comuni procedure di calcolo nel descrivere l’adeguatezza sismica degli edifici storici.

 

Bibliografia

[1]  Ceci AM, Contento A, Fanale L, Galeota D, Gattulli V, Lepidi M, Potenza F (2010). Structural performance of the historic and modern buildings of the University of L’Aquila during the seismic events of April 2009. Engineering Structures vol 32(7), pp.1899-1924.

[2]  Antonacci E, Contento A, Fanale L, Galeota D, Gattulli V, Lepidi M, Potenza F (2009). Seismic analysis of complex masonry buildings. Atti di WONDERmasonry 2009, Lacco Ameno, 8-10 Ottobre.

[3]  Antonacci E, Ceci AM, Fanale L, Galeota D, Gattulli V, Lepidi M, Potenza F, Quaresima R (2010). Il ruolo della conoscenza e dell’analisi dei materiali e delle strutture nei progetti di intervento sui palazzi storici dell’Università dell’Aquila. Atti di Sicurezza e conservazione nel recupero dei beni culturali colpiti da sisma, Venezia, 8-9 Aprile.


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