ANIDIS - L'ingegneria Sismica in Italia, ANIDIS 2011 - XIV convegno

Dimensione del carattere:  Piccola  Media  Grande

Metodologia per la stima della resistenza sismica degli edifici esistenti in muratura

Natalino Gattesco, Rita Franceschinis, Fabio Zorzini

Ultima modifica: 2011-07-08

Sommario


Il lavoro riassunto in questo elaborato è stato sviluppato nell’ambito del progetto ASSESS, che è uno studio finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e finalizzato alla individuazione degli scenari sismici di danno relativamente agli edifici strategici scolastici. L’obiettivo del progetto è quello di elaborare una scala di priorità di intervento per tutti gli edifici scolastici presenti sul territorio regionale in modo da distribuire le risorse che si rendono disponibili per gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico, a partire dagli edifici che presentano maggiore rischio sismico.

Da uno studio statistico basato sui dati raccolti dall’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, è risultato che molte delle scuole presenti in regione non sono state costruite con criteri antisismici, in quanto situati in zone che al momento della costruzione non erano classificate come sismiche. Per questo motivo è stata sviluppata una procedura per stimare la resistenza sismica di questi edifici in termini di accelerazione al piede.

La procedura proposta prende il nome di FirStep e permette di valutare la resistenza sismica degli edifici in muratura, prendendo in considerazione le due tipologie di collasso che possono intervenire in una costruzione muraria in occasione dell’eccitazione sismica: il collasso mediante meccanismo globale (resistenza delle pareti di taglio) e mediante meccanismo locale (collasso fuori piano di porzioni di muratura). Gli edifici che possono essere valutati mediante questa nuova procedura possono essere anche piuttosto articolati: si contempla infatti la possibilità di edifici con porzioni caratterizzate da solai deformabili e altre da solai a comportamento rigido, edifici con tipologie murarie differenti, edifici con irregolarità in altezza (porzioni di edificio con diverso numero di piani), edifici a tipologia mista, cioè in cui sono presenti anche elementi resistenti verticali in c.a.

La metodologia proposta risulta di rapida applicazione; sono richieste, infatti, solamente poche informazioni riguardanti la geometria e i materiali, che possono essere ricavate da documentazione e/o mediante una rapida visita di sopralluogo.

Per facilitare la fase di sopralluogo sono stati costruiti degli strumenti di supporto alla visita (tabelle, abachi) che aiutano l’ispettore a valutare già in sede di sopralluogo se vi è la necessità di acquisire qualche dato in più in quanto necessario per la possibile attivazione di meccanismi fuori-piano. La rapidità di elaborazione dei dati raccolti è poi favorita da una procedura di input grafico semplificata.

La validazione della procedura, ottenuta comparando i risultati con analisi più rigorose ricavate con programmi di calcolo automatico di riconosciuta validità, ha permesso di evidenziare la buona affidabilità della stessa.

è richiesta l'iscrizione al convegno per poter visualizzare gli interventi.